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Consulta della legalità ed intervista al Presidente di Confindustria su mafie e legalità

Verona, 2 ottobre 2021. La Camera di Commercio di Verona, in partnership con soggetti del mondo istituzionale e del mondo associativo e sociale, è da tempo impegnata nella repressione delle condotte di concorrenza sleale e nell’intervento attivo su tutte le situazioni che incidono sul libero ed etico agire del mercato, condizione imprescindibile per la competitività delle imprese.

Negli ultimi anni, anche a Verona e provincia, è emersa la presenza di persone collegate a gruppi criminali di tipo mafioso, in particolare nel settore economico locale.

A fronte di questa situazione, la Camera di Commercio di Verona con le Associazioni di categoria del territorio veronese e i rappresentanti dell’associazione Avviso Pubblico contro mafie e corruzione, ha attivato un articolato progetto di prevenzione, costituendo la Consulta della Legalità. La Consulta della Legalità rappresenta un importante strumento per la tutela delle imprese veronesi che si stanno comportando in modo corretto da quella minoranza che opera illegalmente e danneggia la concorrenza.

Il progetto serve a sviluppare formazione e informazione, è aperto alle associazioni di categoria e alle imprese, e ha lo scopo di prevenire possibili infiltrazioni sul nostro territorio del fenomeno mafioso. Obiettivo dell’iniziativa è quello di avviare un percorso partecipato di conoscenza e di confronto, tra imprenditori, associazioni di categoria, attori istituzionali e amministratori locali al fine di creare una rete di scambio di buone pratiche fra il mondo dell’Economia e quello delle Istituzioni. La lotta alla criminalità organizzata richiede, infatti, da una parte un’opera di prevenzione culturale costante e dall’altra il coinvolgimento e la presa di coscienza da parte delle comunità locali e della popolazione.

Mafie e legalità, interviene il Presidente di Confidustria Raffaele Boscaini

Negli ultimi anni, a Verona e provincia, è emersa la presenza di persone collegate a gruppi criminali di tipo mafioso, in particolare nel settore economico locale. Da osservatore privilegiato del contesto produttivo e commerciale, cosa ne pensa?

Il nostro è un territorio ricco e proprio per la sua ricchezza appetibile alle organizzazioni illegali. Da più parti infatti abbiamo avuto notizie di queste situazioni tanto più subdole e rischiose perché poco evidenti. Inoltre, colpendo e trovandosi implicate aziende conosciute si innesca un sentimento di vergogna che rende difficile la denuncia. Ma sono fiducioso, proprio perché conosco i nostri imprenditori, so che abbiamo gli anticorpi per far fronte a questi rischi. In questo senso il ruolo delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio è fondamentale per non lasciare da sole le imprese in difficoltà.

Quali sono i settori industriali maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose nel territorio veronese?

Ci sono settori che per le loro caratteristiche possono essere più appetibili per la criminalità perché l’ingresso in questi ambiti consente loro di raggiungere i propri obiettivi in modo più efficace e rapido. Ma ci sono anche aziende che in momenti di crisi, di difficoltà economica e di accesso al credito si avvicinano a situazioni malavitose e finiscono per essere ricattabili e a non avere più il controllo della propria azienda.

La mafia si è fatta impresa, un modello di business difficile da individuare, che azioni si potrebbero mettere in atto per contrastarne la diffusione nell’economia locale?

È fondamentale l’informazione. Gli imprenditori devono sapere che esistono strumenti a supporto delle aziende in difficoltà e delle aziende che denunciano situazioni illegali. Strumenti che consentono ad esempio di accedere a fondi proprio dedicati alle imprese in crisi avvicinate o taglieggiate dalle organizzazioni criminali. Per questo la consulta della legalità è molto importante e la sua attività divulgativa è fondamentale per creare una rete di protezione. Quello che mi sento di aggiungere è che è necessario rivolgersi sempre a professionisti, evitare in ogni modo scorciatoie e, in caso si percepisca qualcosa di strano, di denunciare subito. Da un confronto con i rappresentanti delle forze dell’ordine è proprio emerso che spesso per una scelta avventata ci si trova coinvolti in un circolo vizioso in cui si arriva in breve tempo ad essere totalmente in balia di organizzazioni criminali.