Fedeltà al Lavoro, premiati in 60 tra lavoratori e imprese. Il Domus Mercatorum a Franco Zanardi
Verona, 6 ottobre 2022. E’ stata una cerimonia all’insegna della commozione e della speranza per un futuro più roseo quella tenutasi oggi in Camera di Commercio di Verona per la 43esima edizione del Premio Fedeltà al lavoro, del progresso economico e del lavoro veronese nel mondo bandito annualmente dall’ente.
Sono state premiate 60 persone che si sono distinte nei loro ambiti lavorativi: 20 imprenditori, 4 dipendenti di imprese, 22 dipendenti della Camera di Commercio di Verona, 4 premi motu proprio della Giunta e 7 premi speciali, rispettivamente 2 per il Sociale, 2 per lo Sport, 1 per la Cultura, 2 alla Memoria e, al termine della serata, il prestigioso Domus Mercatorum.
Tutti hanno sfilato su e giù dal palco ricevendo in premio una pregevole scultura realizzata a mano in marmo rosso Verona. Raffigura uno scorcio dell’attuale sede camerale in corso Porta Nuova. Il marmo testimonia la solidità e la resistenza nel tempo, qualità che hanno le persone premiate. Come ha sottolineato il Presidente dell’ente, Giuseppe Riello, “Dopo due anni di pandemia torniamo finalmente in presenza per la 43esima Premiazione della Fedeltà al Lavoro.
Una tradizione che in questo momento assume ancora maggior importanza. In questo contesto economico così difficile, con le famiglie e le imprese in difficoltà servono PASSIONE, CORAGGIO, IMPEGNO, TENACIA, CREATIVITA’. Doti che i premiati di oggi, imprenditori e dipendenti hanno manifestato nel corso degli anni affrontando con grinta le sfide che l’impresa e il lavoro ci pongono ogni giorno. Sono questi i tratti distintivi dell’economia, ma soprattutto della veronesità. Per questo la Camera di Commercio premia lavoratori, imprenditori, ma anche persone e associazioni che contribuiscono a valorizzare l’immagine della nostra città in Italia e all’estero anche in campi diversi da quello economico. E’ grazie a tante persone come loro che l’economia ha retto in questi anni difficili. Ora il momento è drammatico, tra guerra e inflazione, ma sono certo che Verona ancora una volta supererà anche questa congiuntura”. All’insegna della fiducia anche l’intervento di Franco Zanardi, l’imprenditore dell’anno, insignito del prestigioso Domus Mercatorum. Zanardi è presidente onorario dell’azienda di famiglia, giunta oggi alla quarta generazione. Nata nel 1931 a Legnago e dal 1963 nel quartier generale di Minerbe, Zanardi Fonderie S.p.A. si conferma oggi leader nella produzione di ghisa sferoidale ad alto valore tecnologico, realizzata con innovativi processi produttivi e gestionali. L’intera attività produttiva della fonderia si svolge nell’unico stabilimento di Minerbe (Verona), grazie a un processo integrato solido e controllato, frutto di investimenti in competenze e tecnologie maturati negli anni. Un impegno durato tutta una vita e che perdura tuttora come quello del premio motu proprio della Giunta Arrigo Cipriani, veronese di nascita e patron del leggendario Harry’s Bar di Venezia, che ha saputo trasformare in crocevia elegante e famigliare di artisti, poeti e scrittori, riconosciuto patrimonio nazionale. Un premio motu proprio la Giunta lo ha assegnato anche allo storico laboratorio artigianale Pasticceria Perbellini Ernesto – Rinomata Offelleria che con i suoi dolci lievitati, prodotti da oltre un secolo secondo le antiche ricette tradizionali veronesi, è uno dei fiori all’occhiello dell’imprenditoria della città scaligera. Analogo premio dalla Giunta ha ricevuto Andrea Bissoli, past president di Confartigianato Verona per aver rivestito con impegno e senso del dovere la carica di componente della Giunta della Camera di Commercio di Verona dal 2014 al 2022. Il quarto premio motu proprio è andato all’avvocato Lamberto Lambertini per la professionalità dimostrata come esperto di diritto societario, con oltre 35 anni di attività forense esercitata nello Studio Legale Lambertini e Associati con sede a Verona, Vicenza, Milano e Roma. Il quinto premio motu proprio lo ha ritirato Volodymyr Bekysh per la tangibile azione di solidarietà umanitaria dimostrata a sostegno del popolo ucraino afflitto dalla guerra, quale presidente dell’associazione MALVE di Ucraina ed in collaborazione con le imprese del gruppo Monolith di Roverchiara di cui è alla guida.
Tra i veronesi che hanno saputo portare la tradizione e la cultura locale nel mondo, quest’anno il premio è stato assegnato all'arch. Andrea Mannocci. La sua storia parte dal nonno Giulio Castegini di San Martino Buon Albergo e approda in Marocco passando per la Toscana. E’ infatti in Marocco che ha realizzato più di un progetto.
Il primo dei due premi speciali per lo sport è andato ad Adriano Baso per aver portato Verona al centro della storia del rally tricolore. Appassionato pilota, già campione del mondo nel Ferrari Challenge e oggi presidente dell’Automobile Club Verona, Adriano Baso è anima e regia del ritorno del memorabile Rally delle Due Valli tra le gare del Campionato Italiano. Con le scuderie veronesi, ha fondato Aci Verona Sport, che organizza tutte le manifestazioni automobilistiche della provincia scaligera e AC Verona Historic, che si occupa di motorismo storico. Il secondo premio per lo sport lo ha ricevuto la Scaligera Basket Verona per le esaltanti imprese messe a segno in oltre settant’anni di attività dalla società sportiva che ha scritto pagine importanti della storia della pallacanestro che conta, coronate quest’anno dal meritato ritorno in Serie A. Il 2 ottobre hanno vinto la prima di campionato battendo 100-97.
Nel campo del sociale e della cultura, è stato premiato Marco Lazzoni per l’impegno dimostrato a favore dell’inclusione e dell’inserimento lavorativo dei giovani immigrati. Al general manager della MAN Truck & BUS Italia va il merito di aver promosso il progetto di formazione professionale e tirocinio “Giovani Meccanici MAN”. Altro premio per il sociale è andato alla Cooperativa Sociale Galileo per la preziosa opera di inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate, all’insegna di un’economia etica, fondata sui principi di dignità, uguaglianza e professionalità. Anche la Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona è stata premiata per la preziosa opera di gestione della biblioteca più antica al mondo ancora in attività. Nata oltre 1600 anni fa, la Biblioteca Capitolare di Verona continua a proteggere, rinnovare e ad espandere un patrimonio unico e inestimabile del sapere umano. Ha ritirato il premio monsignor Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca Capitolare e presidente della Fondazione.
I due premi speciali alla memoria, riconoscimenti assegnati ai personaggi simbolo dell’economia veronese, sono andati al Commendatore Mario Salvagno e a Gianfranco Castellani. Salvagno, olivicoltore innamorato della sua terra che con passione, intraprendenza, coraggio e supportato dal prezioso sostegno di una grande famiglia unita, ha saputo creare a Grezzana di Verona l’azienda Redoro Frantoi Veneti, testimonial in tutto il mondo dell’Olio Extravergine d’Oliva Made in Italy e della città di Verona. Gianfranco Castellani è stato ricordato per l’impegno dedicato a sostegno delle imprese e dell’associazionismo artigiano. Storico Segretario della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Verona, Gianfranco Castellani è stato uno dei protagonisti della vita economica e sociale scaligera.