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EXPORT di VERONA a 5,8 miliardi, in crescita del 3,9%. Vola l’agroalimentare, in calo marmo, ortofrutta, calzature e mobili

 

Provincia di Verona. Esportazioni principali prodotti periodo gennaio-giugno 2018 e 2019 (valori in Euro)

Prodotti

I sem. 2018

I sem. 2019

Var.%

Peso %

Macchinari

1.153.689.296

1.131.969.355

-1,9

19,5

Alimentari

692.744.730

813.915.272

17,5

14,0

Tessile/Abbigliamento

496.524.976

549.039.543

10,6

9,4

Bevande

456.555.363

500.229.574

9,6

8,6

Ortofrutta

323.677.649

279.675.425

-13,6

4,8

Calzature

195.883.821

183.836.055

-6,2

3,2

Marmo

180.402.849

174.570.695

-3,2

3,0

Termomeccanica

74.973.112

74.317.080

-0,9

1,3

Mobili

51.817.408

44.436.693

-14,2

0,8

Altri prodotti

1.973.707.633

2.067.586.635

4,8

35,5

Totale export

5.599.976.837

5.819.576.327

3,9

100,0

Fonte: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio di Verona, dati in euro al 30/06/2019

Verona, 11 settembre 2019. Export, Verona cresce del 3,9% su base annuale nel primo semestre, arrivando a 5,8 miliardi di euro, più della media veneta del 1,8% e di quella italiana del 2,7%. Continua la crescita a due cifra del tessile abbigliamento, seguita da una robusta ripresa dell’agroalimentare, a parte l’ortofrutta che continua a perdere competitività. In calo importante sono anche marmo, calzature e mobili, mentre meccanica e termomeccanica rimangono al palo.

“Il modesto calo della meccanica non preoccupa – afferma Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona - poiché il comparto si rivolge prevalentemente ai mercati europei, nei confronti dei quali abbiamo recuperato le posizioni perse nei mesi precedenti. I primi sei mercati di destinazioni, Stati Uniti Inclusi, sono tutti in forte crescita e quotano il 50% del totale delle esportazioni scaligere. Diversa è la situazione dell’ortofrutta che registra da ormai due anni un continuo ridimensionamento del valore esportato. E’ in atto un pesante ridimensionamento dovuto a più fattori: la guerra dei dazi con la Russia è stato solo l’inizio di un periodo nero funestato da un calo dei prezzi al consumo e quindi anche all’export, dalla sempre maggiore concorrenza straniera e dalle malattie e invasioni di insetti pesantemente nocivi per le coltivazioni. E’ poi probabilmente necessaria una revisione dei mercati di sbocco, quelli tradizionali europei sono ormai controllati dai paesi dell’Est Europa”.

Il marmo perde un 3,2% rispetto al I semestre 2018, ma questo dato si aggiunge alla perdita del 10% realizzata lo scorso anno.

Un andamento a macchia di leopardo dell’export, riflette Riello -  sia analizzando i settori principali che i primi 20 mercati di destinazione, riflette una congiuntura economica e politica incerta e caotica. In Regno Unito i prodotti veronesi volano, ma sappiamo tutti che si tratta di un accumulo di scorte in vista della Brexit. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina penalizza le piccole imprese. Anche la Russia sta divenendo paese per pochi, o per altri”.

Verona, i primi 20 mercati dell'export nel I semestre 2019

 

PAESE

I semestre 2019

var. %

1

Germania

1.004.454.886

7,8

2

Francia

585.285.220

12,4

3

Regno Unito

371.988.189

14,7

4

Stati Uniti

371.691.676

16,0

5

Spagna

332.668.222

3,0

6

Austria

219.280.275

9,9

7

Svizzera

188.012.385

-1,0

8

Polonia

146.482.845

-20,6

9

Belgio

142.155.310

-4,5

10

Paesi Bassi

131.448.836

6,4

11

Russia

121.544.010

-14,4

12

Repubblica ceca

103.378.974

4,9

13

Croazia

101.058.286

0,5

14

Cina

98.432.328

-11,4

15

Romania

91.854.555

-6,8

16

Svezia

90.047.421

6,5

17

Canada

85.522.266

1,7

18

Portogallo

75.598.106

13,5

19

Bosnia-Erzegovina

67.101.353

6,8

20

Slovenia

66.365.577

-13,7

Fonte: ufficio studi  e statistica, Camera di Commercio di Verona, dati in euro al 30/06/2019