Le imprese dei 98 Comuni veronesi
La Camera di Commercio di Verona aggiorna la mappa delle imprese nei Comuni veronesi. Alcune curiosità: Malcesine si conferma il comune con la più alta incidenza di imprese ricettive e si riprende il primato di comune “rosa” , strappandolo a Ferrara di Monte Baldo, Cerro Veronese ha la più elevata quota di imprese giovanili, a Concamarise più di 4 imprese su 10 sono artigiane. Il Comune con il più elevato tasso di imprese femminili? Malcesine (28,9% - la media riferita all’intero territorio veronese è pari al 20,7%). Quello con la più alta incidenza di imprese under 35? Cerro Veronese (12,3%, contro una media provinciale del 7,9%), seguito da Erbezzo (11,9%) e da Brenzone sul Garda (11,5%). Il Comune con la più alta percentuale di imprese artigiane sul totale delle attività economiche è Concamarise (40,8%, mentre per la provincia il dato scende al 25,5%). Seguono San Pietro di Morubio (39,3%) e Cerro Veronese (39,0%). A Nogara, Sorgà e Nogarole Rocca si registrano le percentuali più elevate di imprese straniere (UE ed extra- UE) sul totale delle attività: per il primo comune si registra una quota pari a 23,9%, mentre Sorgà il 20,3% e San Bonifacio il 18,9%, il dato medio provinciale è pari a 13,2%. Verona, con 126,9 imprese per Kmq, registra la più alta concentrazione territoriale di attività economiche, seguita da San Giovanni Lupatoto (120,4) e Bussolengo (88,7). Con 215,6 imprese ogni 1.000 abitanti, Affi è il comune che presenta la più spiccata vocazione imprenditoriale, seguito da Velo Veronese (203,9). Sono alcune curiosità che emergono dall’analisi dei dati statistici sulle imprese dei 98 Comuni veronesi, aggiornati al 31 dicembre 2024, elaborati dal Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona.
Le schede comunali, pubblicate sul sito www.vr.camcom.it (sezione “Studi e informazione economica”) forniscono informazioni dettagliate sui più significativi indicatori economici e si propongono come utile strumento di conoscenza del territorio per amministratori locali, imprese e cittadini. Di particolare interesse i dati settoriali: se a livello provinciale l’agricoltura incide per il 16,0%, troviamo ben otto comuni in cui la quota supera il 50%: San Mauro di Saline, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara , Cazzano di Tramigna, Roncà, Marano di Valpolicella, Velo Veronese e Brentino Belluno. Nel commercio (ingrosso e dettaglio), che mediamente a livello provinciale pesa per il 19,6%, al primo posto per incidenza di imprese sul totale troviamo Sanguinetto, seguito da Castel d’Azzano, Nogara e Villafranca di Verona. Nei comuni del Baldo-Garda il contributo delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione al sistema imprenditoriale locale è rilevante: a Malcesine si arriva al 37,2%, contro una media provinciale del 7,3%. Seguono Brenzone sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Torri del Benaco, Garda, Lazise, Bardolino, San Zeno di Montagna e Peschiera del Garda. I comuni con i più alti tassi di presenza di attività manifatturiere sono Concamarise (25,0%) e Dolcè (21,3%), mentre Cerro Veronese (25,1%), Roverè Veronese (25,0%) e Boschi Sant’Anna (23,5%) hanno la più elevata concentrazione di imprese nel settore delle costruzioni. I servizi alle imprese e alla persona, che a livello provinciale incidono per il 29,9%, si concentrano maggiormente a Verona (41,3%), ad Affi (38,7%) e a San Giovanni Lupatoto (38,3%). In termini assoluti, dopo Verona (25.238 imprese al 31 dicembre 2024), il maggior numero di imprese è localizzato a Villafranca (3.037), Legnago (2.411), San Bonifacio (2.399) e San Giovanni Lupatoto (2.289). Selva di Progno (+5,5%), San Mauro di Saline (+4,9%) e Brenzone sul Garda (+3,8%) sono i Comuni che hanno registrato la miglior performance in termini di crescita dello stock di imprese su base annua (la media provinciale è negativa: -2,3%). Nel 2024, pochi comuni (14) hanno visto crescere la loro base imprenditoriale, anche per effetto della consueta operazione di pulizia degli archivi camerali, con la cancellazione d’ufficio di posizioni di imprese non più operative. A livello provinciale il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio risulta positivo (+331 unità): in testa alla classifica dei comuni con i saldi più virtuosi, troviamo Verona (+234 imprese) seguito da Zevio (+28) e da Castelnuovo del Garda e Legnago (entrambi con un saldo positivo di 24 unità).
Le schede comunali sono scaricabili qui.
Per informazioni: Servizio Studi e Ricerca, e-mail statistica@vr.camcom.it