Verona, 24 ottobre 2018. Verona, le imprese registrate sono aumentate dello 0,3 nei primi nove mesi dell’anno con uno stock di unità di 96.669.

“Siamo in una situazione di stabilità, di certo di ripresa vigorosa si può parlare solo per i servizi – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello – le più penalizzate sono le imprese del settore manifatturiero”.

Le imprese agricole sono stabili a 15.667 unità (si veda la tabella sotto, NdR), così come quelle delle costruzioni, 14.267, e del commercio, 20.332. Questi ultimi due comparti segnano un -0,2% mentre va concentrandosi l’attività di gestione dei rifiuti e fornitura di acqua con 145 unità, il 3,3% in meno. La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas ha avuto come effetto un incremento delle unita economiche del 4,1%.

“Pare si sia fermata la crisi nel comparto dell’autotrasporto – continua Riello – le cui imprese crescono dello 0,5% a 3.265 unità e si nota un incremento del 2,7% delle imprese di estrazione. Un segnale positivo tenuto conto della crisi di competività sui mercati stranieri che sta attraversando il comparto del marmo. Da questi dati emerge un dato unico e netto: è in atto una terziarizzazione dell’economia, probabilmente dovuta allo sviluppo del turismo, per quel che riguarda gli incrementi di attività economiche legate all’accoglienza, e all’entertainement ma anche alla creazione di una rete di fornitori di servizi alle imprese che sono in fase di sviluppo. Il che è un indicatore positivo perché si va creando una filiera trasversale che può sopperire alla staticità del mercato domestico”.

Sono in forte crescita i servizi di informazione e comunicazione, +2,7%, e le attività professionali, scientifiche e tecniche, +3,4%.  Verona si conferma piazza finanziaria importante con 2.041 attività di intermediaziona finanziaria e assicurativa, in crescita dell’1,7%.

Ultimo ma non meno importante come dinamica positiva, il settore dell’istruzione, che cresce del +5%, e dei servizi alla persona, come sanità e assistenza sociale, che realizza un aumento del 3,8%.