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L’artigianato veronese tra mestieri tradizionali e nuove opportunità nei servizi

19/02/2025

Sono oltre 23mila le attività artigiane nella provincia di Verona, un quarto del totale delle imprese presenti sul territorio. Esse rappresentano una quota importante del sistema produttivo e stanno vivendo una profonda trasformazione, che vede convivere tendenze di segno diverso.

Da una parte, si registra nel lungo periodo, dal 2010 al 2024, una flessione in valore assoluto, con la perdita di oltre 5mila imprese.  Allo stesso tempo, si registra negli ultimi quattro anni un saldo positivo tra iscrizioni e cancellazioni non d’ufficio  (+73 unità nell’ultimo anno, pari ad un tasso di sviluppo del +0,3%), con una crescita delle iscrizioni a partire dal 2021. Anche le modalità di conduzione di impresa si stanno modificando: pur essendo le imprese individuali ancora maggioritarie, dal 2010 ad oggi si assiste ad un ridimensionamento delle stesse, a favore delle società di capitale.

Un dato interessante riguarda l’età degli imprenditori artigiani (titolari, soci, amministratori): se nel 2010 la classe di età prevalente (il 58,4%) è quella che va dai 30 ai 49 anni, nel 2024 la percentuale più elevata riguarda gli imprenditori di 50-69 anni (50,5%). Gli imprenditori artigiani sono quindi mediamente invecchiati: il numero di coloro che hanno più di 70 anni è aumentato di 890 unità, la classe 50-69 anni vede oltre 3mila imprenditori in più, mentre le classi  di età 30-49 anni e 18-29 anni registrano complessivamente un calo che supera le 11mila unità.

A livello settoriale, le perdite maggiori nel periodo 2010-2024 si sono verificate nei comparti cosiddetti “tradizionali”: costruzioni, manifatturiero, trasporto e magazzinaggio. Crescono invece le attività dei servizi per edifici e paesaggi, attività professionali quali quelle di design, tatuaggio e piercing e quelle legate alla cura degli animali da compagnia.

Dai dati riferiti all’ultimo anno emergono segnali che confermano le trasformazioni  in atto: le società di capitali artigiane sono in crescita (+4,1% nel 2024), indicando che chi avvia un’impresa tende a farlo in forma più strutturata. Varia inoltre il peso dei diversi settori all’interno dell’artigianato, risultato dell’evoluzione del mercato e delle abitudini dei consumatori. Si assiste a una  progressiva transizione dalle attività tradizionali, che pure rimangono prevalenti, ai nuovi “mestieri”, spesso di nicchia, che riflettono i cambiamenti economici e sociali degli ultimi anni.

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