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Calzature: chi non etichetta, paga fino a 20mila euro. Per la prima volta sanzioni per i produttori, importatori e distributori che non rispettano le disposizioni sull’etichettatura. Sono equiparate a quelle dei prodotti tessili.

Verona, 21 marzo 2018. Sanzioni fino 20mila euro per la scorretta o mancante l’etichettatura dei prodotti tessili e, per la prima volta, delle calzature, anche nella vendita on line. Se ne è parlato nel seminario “Le nuove sanzioni per l’etichettatura di prodotti tessili e calzature” tenutosi oggi nel Centro Congressi della Camera di Commercio di Verona. L’entrata in vigore del Decreto legislativo 15/11/2017, n. 190 ha introdotto una nuova disciplina sanzionatoria che interessa le imprese che producono e che distribuiscono prodotti tessili e calzature: a Verona sono 2.912, i grossisti, commercianti e ambulanti e 431 i fabbricanti ,di cui 182 quelli che producono tessuti e 249 che confezionano scarpe.

“Questa è una delle iniziative – ha spiegato il Vice Presidente della Camera di Commercio di Verona, Andrea Prando - che la Camera di commercio organizza per avvicinare consumatori e imprenditori e dar loro un’informazione corretta su quanto prescrivono i regolamenti e le direttive europee che poi sono recepiti nelle norme dello Stato. L'intervento legislativo ha colmato un vuoto normativo nell'ambito delle calzature, dove la violazione degli obblighi di informazione verso i consumatori rimaneva priva di sanzione; in ambito tessile, ha aggiornato l'apparato sanzionatorio alle prescrizioni del Regolamento Comunitario vigente ormai dal 2011”.

Il fabbricante, importatore e il distributore che immettano sul mercato un capo d'abbigliamento o delle calzature senza munirle di etichetta di composizione o accompagnandole con un'etichetta non veritiera rischiano, sempre che il fatto non costituisca reato, sanzioni pecuniarie fino a 20.000 Euro. Le stesse sanzioni si applicano - ed è una novità averlo previsto in modo così esplicito - a chi vende online senza fornire le dovute indicazioni circa la composizione dei prodotti offerti. Arriva invece a 1.000 Euro la sanzione per i commercianti che non informino i consumatori sul significato dei simboli che trovano sulle calzature, cioè in pratica per chi non esponga in modo ben visibile un cartello esplicativo.

Con le nuove norme, quando l’autorità di Vigilanza del mercato, cioè il Ministero dello Sviluppo Economico, rileverà una violazione, a seguito dell’attività ispettiva della Camera di Commercio, ordinerà al responsabile di conformare tutti i prodotti irregolari o di ritirarli dal mercato entro 60 giorni. Per chi non si adeguerà, oltre al sequestro della merce, scatteranno ulteriori sanzioni pecuniarie fino a 20.000 Euro.

Quello dei tessili, in particolare, è un comparto nel quale da anni le Camere di Commercio svolgono attività di Vigilanza e che continua ad evidenziare parecchie non conformità: la stessa Camera di Commercio di Verona dal 2011 ad oggi ha provveduto a sequestrare nonché confiscare e distruggere parecchie centinaia di capi per assenza o non conformità dell’etichetta di composizione oppure per indicazioni di fibre tessili diverse da quelle riscontrate dalle analisi di laboratorio.

“Le imprese manifatturiere del settore tessile e calzaturiero a Verona – continua Prando - sono 182 produttrici di tessuti e 249 calzaturifici di cui rispettivamente 112 e 138 artigiane. Una forte presenza quella degli artigiani nel comparto per cui il seminario di oggi è rivolto anche a loro e rientra nelle iniziative programmate per il 2018 per le imprese artigiane, assieme ad altri cinque seminari sull’edilizia residenziale, l’arredamento, le autoriparazioni e la meccatronica e la digitalizzazione dell’impresa artigiana. Anche quest’anno, inoltre per il settore del sistema moda la Camera di Commercio organizza Verona Fashion, la sfilata del meglio delle produzioni veronesi. Sempre per le imprese artigiane – conclude il Vice Presidente dell’ente è prevista la partecipazione all’Artigiano in Fiera, la mostra mercato di Milano che ha dato sempre molta soddisfazione ai partecipanti, tanto che quest’anno lo stand della Camera di Commercio sarà ampliato per dare spazio ad un maggior numero di artigiani”.

Il tema è stato approfondito da Antonella Tomassi - Ministero dello Sviluppo Economico intervenuta sulla nuova disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni sui prodotti tessili e calzature. E’ seguito l’intervento di Cinzia Tonetti del Laboratorio CNR – ISMAC Biella sulla composizione delle etichette e le analisi di controllo in laboratorio. Ha chiuso il seminario Giuseppe Bellotti del Centro Italiano di Applicazione Calzaturiera con una relazione sulla Direttiva 94/11 concernente l’etichettatura dei materiali usati nelle principali componenti delle calzature.